Wenders dirige un film meraviglioso, Koji Yakusho è straordinario, il suo personaggio, Hirayama, si occupa di pulire i bagni di Tokyo e Wenders mostra la sua routine, la suo quotidianità durante i giorni.

Un uomo dedito al lavoro, pulito, elegante in quello che fa, molto metodico e meticoloso nelle azioni, la lettura, il bagno, il pasto dopo il lavoro sempre nello stesso posto, le foto ai rami degli alberi che imprigionano il sole, tutto ciò che fa è studiato così come anche il suo giorno di riposo dal lavoro è metodico e con le sue tappe fisse.

Wenders inserirà comunque degli imprevisti, come la visita della nipote, il collega che deve far colpo su una ragazza e qui le azioni di Hirayama, i suoi silenzi, è un personaggio piuttosto taciturno saranno volte verso il prossimo.

Così come è ottima la scena con la madre di Niko, la nipote, che fa emergere come in realtà Hirayama provenga da una famiglia ricca, il film non da spiegazioni ma Hirayama di notte sogna, vede le ombre, queste ombre sembrano imprigionarlo così come il 4:3 del film.

Un personaggio che nonostante ha incontri quotidiana sembra essere solo, la partita a tris di giorno in giorni nei bagni non si sa con chi è anch'essa una routine che mostra anche la solitudine generale.

“il mondo è fatto di mondi” dirà Hirayama a Niko.

La fotografia gioca molto sui blu e sui verdi, le immagini in notturna sono straordinarie.
La regia tra carrelli e camera a mano muove spesso l'inquadratura ma senza dare l'idea di manierismo, la camera a mano da quotidianità.

La routine delle fotografia dei rami che imprigionano il sole, le ombre notturne, il 4:3 evidenziano un personaggio chiuso nel suo mondo, non porterà Niko al mare perchè non fa parte della sua routine.

Il gioco a calpestare le ombre nel terzo atto, forse la speranza che qualcosa cambierà e che la vita non sia solo un ripetersi continuo delle stesse azioni.

Il finale è grandioso con Hirayama in macchian tra sorriso e pianto un uomo sempre visto e mostrato come tranquillo, pronto ad aiutare il prossimo, preciso ma che mostra paura? Sconforto? Un'eterna quotidianità che si ripete.

Meraviglioso e che colonna sonora, molto importante per il film.