Borderlands vorrebbe un incrocio tra Guardiani della Galassia e Mad Max invece, purtroppo, risulta essere una baracconata con personaggi insipidi che hanno poco da dire.
Eppure alla regia c'è Eli Roth, regista che reputo bravo e con del talento, specialmente per l'horror, ma non riesce ad imprimere forza, a far quadrare il film, in quanto lo spettacolo offerto lascia a desiderare.
C'è molta comicità, molte gag, in stile James Gunn e appunto nello stile dei Guardiani della Galassia solo che in Borderlands il team dei protagonisti non ha un arco narrativo soddisfacente, mentre nella trilogia di Gunn tutti i personaggi riescono a spiccare, ad evolversi, nel film di Roth hanno sia poca caratterizzazione che spessore.

Anche la protagonista Lilith ottiene un power up nel finale più per esigenze di trama che per altro, non c'è un'effettiva prova superata o una vera e propria presa di coscienza, inoltre tale power up è di fatto ad uso prettamente “fisico”, in quanto Lilith poi sconfigge l'esercito avversario perchè, semplicemente, più forte senza che ci sia chissà quale psicologia e confronto di vedute differenti.
Questo perchè anche il villain Atlas è molto generico, è semplicemente un uomo ricco che vuole avere più poteri, c'è dunque poca costruzione, poca caratterizzazione e perciò anche la catarsi finale non risulta così avvincente.
Senza contare, che con il power up di Lilith di fatto è solo lei a prendersi la scena, rendendo quasi nulli gli altri personaggio del team dei protagonisti, altro fattore che Gunn nei suoi Guardiani gestisce molto meglio in quanto nella trilogia dei Guardiani della Galassia tutti sono centrali e risolutivi.

In Borderlans invece il grosso e psycho Krieg non ha un minimo di esplorazione. è semplicemente un forzuto che picchia, il soldato Ronald lo stesso ha un background quasi inesistente e come personaggio non spicca.
Tina si crede la ragazza prediletta, speciale e deve affrontare la realtà che invece non è così, non si è speciali per autoproclamazione, è un po' il personaggio più esplorato ma che si perde tra eccessive gag e momenti importanti mai davvero ricercati o approfonditi.
Lilith come già detto praticamente subisce gli eventi, è la protagonista ma non ha mai un'effettiva presa di coscienza, o motivazioni forti, non c'è un vero ostacolo per l'ottenimento del power up.

Insomma è un film che manca di scrittura.
L'azione del film è chiara ma non memorabile, c'è un piano-sequenza ma nel complesso l'azione non è così duratura o chissà quanto ispirata e nel finale con il power up di Lilith c'è anche un eccesso di cgi nella messa in scena.

Roth inoltre non riesce neanche a creare impatto scenico nel terzo atto, nel finale, il luogo dove inserire la chiave, la cripta che si apre è tutto troppo poco impattante e suggestivo.
Brutto.