Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Dissolvenza in nero

(Film, 1980)

Fade to Black di  Vernon Zimmerman si può catalogare nel sottogenere del thriller L.A. degli ‘80 dove è centrale la tematica del doppio, l’impossibilità dell'american dream e la messa in luce del contrasto tra la paventata vita da star, da sogni con la realtà, dunque le strade sfarzose e illuminate di Hollywood che diventano teatri di massacri.
La particolarità del film è che vengono mescolati i vari generi in quanto il giovane protagonista Eric è appassionato di cinema, sogna di vivere Hollywood ma rimanendo deluso e ingannato dalla realtà della vita, sogni infranti, amori non corrisposti e una difficile situazione familiare dove la madre non lo sopporta e vede in lui i motivi del suo insuccesso, ancora l'american dream impossibile e distrutto, deciderà di vendicarsi incarnando ogni volta un personaggio, un genere del cinema diverso.
Perciò durante la narrazione si ritrovano i vari generi, melodramma, thriller, noir, western, horror e la messa in scena di  Vernon Zimmerman risulta convincente impreziosita da una buona fotografia.
Molte luci al neon, il coloro rosso che richiama il sangue è fortemente presente dunque le inquadrature risultato ben costruite.
Funziona vedere la camera di Eric piena di poster e gadget dei film dell'Hollywood classica, le strade di L.A. in notturna ed ovviamente gli omicidi.
Essendo centrale la tematica del doppio sono ricorrenti le inquadrature allo specchio di Eric ed è altamente simbolica quando il protagonista inizia a truccarsi da Dracula specchiandosi, con il volto a metà come il sogno della grande Hollywood e la realtà disillusa.

Memorabili le sequenze dove Eric interpreta Dracula al cinema e successivamente insegue la prostituta o quando si vendica dell'ex capo di lavoro travestendosi da mummia ed è significativo il finale proprio nel cinema con la scalata verso l'alto sopra il tetto, dunque verso il cielo, in cima al mondo per poi avvenire la discesa tra il sangue.
Thriller che ha al suo interno dinamiche dello slasher e che sa risultare grottesco prendendo venature anche da black comedy, essendo un film fortemente di genere si lascia anche correre su aspetti e domande non chiarissimi, il come Eric riesca a procurarsi tutte le attrezzature e le armi per i suoi omicidi, come scritto è un film anche grottesco che gioca anche sul fascino del cinema classico Hollywoodiano.
Semmai, le indagini della polizia, il ruolo del detective sono un po' off screen e non risultano incalzanti come invece tutta la vicenda del protagonista.
Buon film di genere che ancora una volta tramite la tematica del doppio raffigura lo spaccato americano, l'edonismo reaganiano degli ‘80 a contrasto con la realtà, l’american dream visto come modello della società in realtà tradito e impossibile da raggiungere specialmente per chi non parte da una situazione di ricchezza.
Il vedere Eric pian piano assumere le sembianze dei personaggi iconici del cinema hollywoodiano e ripeterne le azioni funziona e fa di questo film un'operazione interessante da vedere.