Timo Tjahjanto ha ampiamente dimostrato di essere un buonissimo regista d'azione e in questo suo ultimo film affina ancora la sua tecnica, la camera mossa alla Evans(regista dei due The Raid) unita agli spostamenti della macchina da presa durante l'azione sono ottime per delle coreografie ben gestite e sequenze d'azione sempre chiare che a seconda della situazione sono dinamiche o maggiormente intense, si alternano bene gli stacchi di montaggio e l'azione in continuità.
The Shadow Strays ha uno stile abbastanza fumettoso, c'è l'organizzazione killer delle Ombre con personaggi a loro modo bizzarri e con dialoghi, singole battute molto da fumetto per la loro esagerazione.

Come negli altri film di Timo Tjahjanto c'è molta violenza mostrata, molto sangue, anche qui però in modo diverso ad esempio dal suo The Night Comes for Us, nel precedente film la violenza era più cruda e intensa, mentre invece in The Shadow Strays, visto lo stesso fumettoso, è in senso più ludico e dunque risulta meno cruenta seppur comunque la violenza e il sangue ci sono ed è ben presente.

La narrazione segue il filone principale dell'agente 13 inviata a Giacarta attende gli ordini dell'organizzazione ma si affeziona alla drastica situazione familiare del piccolo Monji che in pericolo agirà di sua(di 13) volontà cercando di fare giustizia e dunque uccidere a più non posso i criminali che hanno rapito Monji.

Si nota che Tjahjanto voglia creare un suo universo narrativo, ci sono molti aspetti di lore sull'organizzazione delle Ombre che viene introdotta ma mai davvero così esplorata e sotto quest'aspetto c'è uno stile, di narrazione, un po' televisivo nel senso che molto il regista vorrà ampliarlo negli eventuali sequel.
Certo, questa scelta allunga un po' il minutaggio del film e inserisce momenti che nell'ottica del film singolo possono risultare un po' fine a se stesse o comunque non approfonditi ed esplorati in quanto di tanto in tanto si mostra l'organizzazione delle Ombre, con alcuni personaggi ma senza mai approfondire molto.

Nel finale l'insegnante di 13, l'agente Umbra, andrà a Giacarta dato che l'organizzazione non tollera che 13, di sua iniziativa, abbia scelto di creare quell'innesco di uccisioni a catena.

I grandi acuti action sono la sequenza iniziale con 13 e Umbra insieme e quella finale dunque lo scontro tra 13 ed Umbre, entrambe le sequenze sono ottime, ben gestite, dirette e coreografate.
Il finale apre ad eventuali sequel, con l'organizzazione delle Ombre che sicuramente sarà più esplorata nel suo funzionamento e nei suoi personaggi con 13 ormai in versione John Wick.
Buon film d'azione, godibilissimo con scene action gestite molto bene, sì la narrazione che semina il terreno per film futuri può nuocere un po' al ritmo del singolo film stesso e volendo nello scontro finale qualche interazione in più tra Umbra e 13 poteva starci, nel senso che entrambe quasi esitano, non vorrebbero scontrarsi dunque qualche parola, dialoghi in più avrebbe forse giovato e potenzialmente si poteva risolvere il tutto non in maniera così drastica, ma comunque rimane una sequenza action gestita alla grande e molto godibile.
Spero che i sequel verranno realizzati, Tjahjanto ha talento, sa confezionare buoni film action e chissà che non dirigerà anche qualche spin off di John Wick, comunque The Shadow Strays è un buon film con un comparto action ampiamente all'altezza.