QUANDO L'ORRORE SI DIFFONDE COME UNA MALATTIA: 5 HORROR IN CUI IL MALE È CONTAGIOSO

Nel cinema horror, uno dei temi più inquietanti e al tempo stesso affascinanti è sicuramente quello del male che si diffonde come un'epidemia e che, invece di essere confinato a un luogo o a una persona specifica, si trasmette da un individuo all'altro, scatenando un ciclo di orrore senza fine. Questa dinamica si rivela particolarmente disturbante, soprattutto perché richiama il concetto di contagio: un male invisibile che può colpire chiunque, senza alcun preavviso o motivazione. Esattamente come un virus, infatti, il terrore si insinua nelle vite dei protagonisti, lasciando lo spettatore con uno scomodo senso di smarrimento. 

In questo articolo esploreremo cinque film horror in cui il male si diffonde come una malattia, alimentando la paura e amplificando la tensione della narrazione.

 

1)  It Follows (2014)

Diretto da David Robert Mitchell, It Follows ha rapidamente conquistato un posto di rilievo tra i cult moderni dell'horror grazie alle sue premesse originali e angoscianti. Il film segue Jay (Maika Monroe), una giovane ragazza che, dopo un incontro sessuale, scopre di essere perseguitata da una misteriosa entità. Questo essere si rivela in grado di cambiare continuamente forma, assumendo l'aspetto di chiunque e inseguendo la vittima fino a ucciderla, a meno che essa non riesca a trasmettere la maledizione a qualcun altro attraverso un rapporto sessuale.

L’idea che il male si trasferisca da una persona all'altra, proprio come una malattia sessualmente trasmissibile, è ciò che rende l’atmosfera del film così incredibilmente soffocante, ma non solo. Ciò che infatti fa di It Follows un prodotto tanto efficace, è la costante sensazione di minaccia, accompagnata da un commento sociale sottilmente inserito su tematiche come la sessualità, il senso di colpa e le conseguenze delle proprie azioni. A completare il quadro, una regia minimalista ma evocativa e la colonna sonora ipnotica di Disasterpeace.

 

2)  La casa - Il risveglio del male  (2023)

Questo capitolo della saga de La Casa, datato 2023 e diretto da Lee Cronin, riporta in vita il classico franchise con una versione contemporanea e, se possibile, ancor più spaventosa. La casa - Il risveglio del male racconta la storia di Ellie (Alyssa Sutherland), una madre single che vive insieme ai suoi tre figli - gli adolescenti Danny e Bridget e la piccola Kassie - dopo essere stata abbandonata dal marito. Quando una sera i ragazzi scoprono un antico manoscritto e tre vinili in un buco nel pavimento del garage dello stabile, il male inizia a diffondersi rapidamente, possedendo prima Ellie per poi attaccare chiunque entri in contatto con lei. 

Qui il contagio è demoniaco, uno spirito malevolo che si propaga come un virus, impossessandosi dei corpi e distruggendo la volontà dei suoi ospiti. La visione di Cronin fonde il body horror con il tema della possessione, riprendendo gli elementi classici della saga (come il Necronomicon e la brutale violenza) ma acquisendo un tocco fresco e moderno che porta a un continuo crescendo di orrore.

 

3)  The Ring (2002)

Adattamento americano dell'omonima pellicola giapponese Ringu, diretto da Gore Verbinski, The Ring è probabilmente uno dei più celebri horror che sfrutta il concetto di orrore contagioso. Il film ruota attorno alla giornalista Rachel (Naomi Watts), che inizia a investigare dopo la morte inspiegabile di sua nipote, scoprendo che il male si diffonde attraverso la visione di una videocassetta maledetta: chiunque la guardi, infatti, è destinato a morire dopo sette giorni. 

Ciò che rende The Ring particolarmente disturbante è la sua rappresentazione del contagio come una maledizione che si propaga attraverso la tecnologia, un tema che rimane attuale in un'epoca in cui le informazioni si diffondono attraverso i media in maniera virale. Inoltre, l'entità dietro la maledizione, Samara, rappresenta l'incarnazione di un trauma che si espande senza limiti, distruggendo chiunque incroci il suo cammino e rendendo l’atmosfera ancora più tetra e angosciante. 

 

4)  Final Destination (2000)

Final Destination, diretto da James Wong, offre una variazione unica sul tema del contagio del male. In questo caso, il male non è rappresentato da una presenza fisica o soprannaturale, ma dal destino, che a volte sa essere più malevolo di un demone stesso. Quando il protagonista Alex (Devon Sawa) ha una premonizione riguardo a un disastro aereo, riuscendo a salvare alcuni dei suoi compagni di classe, la Morte non è disposta a lasciar loro scampo: uno dopo l'altro, infatti, i sopravvissuti iniziano a morire in circostanze sempre più bizzarre e macabre. 

In Final Destination, il contagio del male si manifesta come una sequenza di eventi inarrestabili, come se la Morte fosse un’entità che non accetta di essere stata ingannata. Il film mescola elementi di thriller soprannaturale con una serie di morti “a catena”, offrendo un’inquietante riflessione sulla nostra impotenza di fronte all’inevitabile. 

 

5)  Drag Me to Hell (2009)

In Drag Me to Hell, il regista Sam Raimi racconta la storia di Christine (Alison Lohman), un'impiegata di banca che, dopo aver negato un’estensione di mutuo a un’anziana signora, viene maledetta da quest’ultima: in preda alla rabbia per l'umiliazione subita, la donna le sottrae un bottone dal cappotto, usandolo per scatenare su di lei una potente maledizione. Da quel momento, infatti, la protagonista viene tormentata da terrificanti visioni e perseguitata dalla Lamia, un demone malvagio, che fa di tutto per terrorizzarla e trascinarla all’inferno. 

La maledizione, così, si propaga attraverso il semplice contatto, diventando un vero e proprio contagio soprannaturale. In Drag Me to Hell, il regista dosa perfettamente tensione e grottesco, creando situazioni surreali che intrattengono e spaventano allo stesso tempo.

 

a cura di Sofia Biagini di CinemaSerietv.IT per Filmamo