INNO AD UN CAPOLAVORO
IL LABIRINTO DEL FAUNO
Nel buio profondo di un tempo lontano,
dove guerra e silenzi danzano in vano,
un labirinto si erge, misterioso e arcano,
sotto gli occhi di Ofelia, fragile e puro il suo piano.
Fiori di carta, creature di sogno,
un fauno sussurra, guida nel regno,
di fate e di ombre, di scelte e di prove,
in un mondo che grida, dove l’amore si muove.
Tra l’innocenza e l’orrore si tende il confine,
un destino si intreccia, tra realtà e destini,
con coraggio e dolcezza, affronta il suo cammino,
la speranza è la luce, anche nel più oscuro destino.
Ogni prova superata, ogni scelta che pesa,
è un viaggio di crescita, un’anima accesa. I
n un regno di meraviglia, dove tutto è possibile,
“Il labirinto del Fauno” è un canto indicibile.
Così nel ricordo, tra lacrime e sogni,
la bellezza persiste, tra spettri e bisogni.
E Ofelia danza, libera e forte,
nel labirinto eterno, oltre la morte.
