Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

Banel & Adama

(Film, 2023)

Impalpabile

È sempre affascinante scoprire luoghi e tradizioni di popoli lontani e fino ad ora poco raccontati dal cinema. La Sy prova a raccontarci il Senegal attraverso un piccolo villaggio costantemente in lotta con il deserto che lo circonda. 

Produzione francese e regista comunque nata in Francia da genitori senegalesi però sembrano inficiare il risultato finale che non è sembra così originale e genuino come ci si potrebbe aspettare. La sceneggiatura purtroppo si presenta così  prevedibile e cosi facilmente ambientabile in qualsiasi altra parte del mondo spiazza. 

Perché Banel e Adama in fin dei conti è  cosi infarcito di luoghi comuni da diventare pesantemente prevedibile e addormentare l'attenzione dello spettatore. Pur concedendo che in una cultura ancora molto semplice e contadina non possano svilupparsi sceneggiature troppo complesse qui la regista sembra accontentarsi veramente di poco per riempire l'ora e mezza di film che sembra nato solamente per lanciare un messaggio femminista che in fin dei conti sa di posticcio. 

Come regista ci prova ad inserire qualche sequenza visionaria a cavallo tra il miraggio e il sogno: immagini liquide con i contorni indefiniti a raccontare l'indecisione e i dubbi della giovane protagonista sempre più febbrile nei comportamenti. 

Passato lo scorso anno in concorso a Cannes senza troppi clamori Banel e Adama è un film veloce, ma a tratti addirittura impalpabile che non riesce ad approfondire i personaggio che sembrano quasi miraggi tra la sabbia del deserto. Peccato.