Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

La vita accanto

(Film, 2024)

Peccato per il finale

Finalmente un nuovo bel film italiano. La vita accanto è un imponente dramma familiare diretto bene, scritto egregiamente e ben recitato sopratutto dalle protagoniste. Cosa gli manca per essere un ottimo film? Il finale. 

Marco Tullio Giordana, regista dalle alterne fortune, è  suo lo straordinario La meglio gioventù, ma anche il meno riuscito Nome di donna per esempio, blinda la regia costruendo un film in interni che costringono i protagonisti. La prigione creata dalla protagonista è messa in scena nel ricco palazzo vicentino e l'oppressione psicologica diventa sempre più fisica. 

La sceneggiatura funziona perfettamente per tre quarti di film: riesce a creare suggestioni, instillare dubbi, suggerire soluzioni e addirittura inserire personaggi di contorno che sembrano di alleggerimento. Le svolte narrative funzionano. 

La sinfonia di personaggi così ben scritti è interpretata in modo eccellente da Valentina Bellè in un ruolo in cui fragilità e disperazione si fanno strada sul suo volto scena dopo scena. Dura e concreta invece risulta Sonia Bergamasco già splendida protagonista de La meglio gioventù e qui sorta di deus ex-machina della famiglia. 

Peccato che nel finale il tutto sbandi alla ricerca di una chiusura forse impossibile. C'è qualcosa di sbrigativo e riduttivo in quegli ultimi dieci minuti che purtroppo lasciano l'amaro in bocca. La vita accanto è un buonissimo film che fa sussultare e che va visto. Pazienza se sfiora soltato l'essere un ottimo film.