Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

Parthenope

(Film, 2024)

Uno spot... per Napoli

È sempre difficile recensire in modo negativo uno dei film italiani più attesi dell'anno soprattutto se girato dal nostro regista più internazionale, ma cone negare che Parthenope sia un film non riuscito? 

Lo stile inconfondibile di Sorrentino non si discute, ma questa volta sembra che il lato estetico della pellicola abbia preso la mano in modo esasperante. Sarà l'amore per la sua città, ma quella che in È stata la mano di Dio era un contorno ben integrato qui diventa presenza ingombrante che fatica ad integrarsi con la sceneggiatura. 

Sceneggiatura che purtroppo sembra girare piuttosto a vuoto in questa vita inconsapevole, in questa giovinezza che non lascia mettere bene a fuoco le cose. La protagonista risulta piuttosto fuorifuoco e alcune scene decisamente posticce e lontane dal resto del film (il bambino di acqua e sale, o il miracolo San Gennaro o il finale con Stefania Sandrelli). 

La visione diventa così difficoltosa e noiosa e non bastano un paio di ammiccamenti e un po'di scandalo ad innalzare il tutto. Si salvano le figure delle due attrici rivali con Isabella Ferrari eterea e coraggiosa e Luisa Ranieri con la scena più divertente e riuscita del film (davvero vogliamo fingere di non capire a chi assomiglia il suo personaggio?). 

Passato in Concorso a Cannes, dove ad onor del vero non ha raccolto grandi lodi, Parthenope segna un passo falso per Sorrentino che in alcuni stralci sembra si stia dedicando ad uno spot di Yves Saint Laurent (tra i produttori del film) piuttosto che a un lungometraggio. Aspettiamo riauktati migliori.