In questo film , uscito a poca distanza da “Povere creature”, Lanthimos unisce tre episodi, legati tra loro dal tema di una umanità allo sbando e alla ricerca di senso. La crudezza delle scene insieme alla lunghezza complessiva del film (due ore e ¾) non favoriscono una visione tranquilla e rilassata. Il primo episodio è forse il più semplice, il protagonista R.M.F. prova a disubbidire al suo capo che gli ha ordinato un omicidio, crede di riacquistare la libertà ma dovrà ricredersi e tornare all'ubbidienza. Il secondo episodio tratta di una moglie che, quando ricompare, non è vista dal marito come autentica, dovrà accettare un grande sacrificio per poter essere nuovamente accettata. Nel terzo episodio vediamo due rappresentanti di una setta alla ricerca di una donna che abbia la capacità di resuscitare i morti, grazie ad alcune qualità che vanno opportunamente saggiate; anche in questo caso però si vedrà il limite dell'umanità quando vuol fare come Dio. Per la verità i tre episodi possono essere letti anche in altri modi, qui ho cercato in poche parole di rendere l'idea di ciò che accade, ma Lanthimos resta molto asciutto e parco di spiegazioni. Il film resta quindi di non facile lettura e destinato agli ammiratori del regista.