Trovarsi a 39 anni con due figli e la moglie scomparsa. Anche sul posto di lavoro costui ha dei problemi, essendo caposquadra pressato tra le richieste dell'azienda e la forza lavoro. Anche i due figli vorrebbero la mamma, ad un certo punto ne vanno invano alla ricerca. Ma la vita continua e il nostro protagonista impara a sopravvivere, aiutato anche dalla madre e dalla sorella. Potrà anche far carriera, dovrà decidere, anche qui, tra ciò che gli offre l'azienda e ciò che gli offre il sindacato. D'altra parte è sempre stato vicino ai lavoratori, venendo incontro a diversi loro problemi.

Film belga (vallone) e francese, stavolta non c'è la coppia, perché la moglie non riappare, né è del tutto chiara la causa di una decisione così drastica, come quella di abbandonare del tutto non solo il marito, ma anche i figli. 

C'è un uomo, che una volta tanto è responsabile (e lo diventa ancor più) di ciò che fa e di come lo fa. Accudendo i figli e trovando il modo di vivere anche in questa diversa inaspettata situazione. Non ci sono solo maschi violenti. Il film è di conseguenza “tenero”, non espone drammi esteriori, anche se il dramma esistenziale del protagonista si coglie. Ma il suo senso di responsabilità prevale su ogni altra considerazione.