Questo film è stato variamente giudicato dal pubblico e dalla critica. E' un prodotto “firmato” (Truffaut), che restituisce il senso di un racconto logico, una storia non originale anche se inconsueta, una scena vista da un occhio impersonale che non dà giudizi, anche perché il giudizio sta nella storia stessa. Antoine è innamorato di sua moglie, ma ad un tratto viene coinvolto (e si coinvolge volutamente) in una storia improbabile: con una giapponese, abbastanza legata alle proprie tradizioni. Non è detto, naturalmente, che questa scelta gli porti bene. Il protagonista è così come lo si vede, non si pone particolari problemi esistenziali, né morali (nella ricerca del lavoro, ad esempio).  Vive alla giornata. Alla fine si vedrà molto brevemente se la coppia si ricompone, e come. Il film risente certamente dell'epoca in cui fu girato (1970), ma la storia, sia pure con qualche ritocco, potrebbe stare bene in piedi anche oggi come oggi, in cui siamo mediamente più globalizzati.