N.10 - LA SAGA DI "ALIEN":STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 1 DI 15: PREFAZIONE).

Sono tante le saghe che hanno fatto la Storia del Cinema: da “Il Signore degli Anelli” a “Ritorno al Futuro”, da “Star Wars” ad “Indiana Jones”, da “Mad Max” a “Matrix” e si potrebbe continuare ancora.

La maggior parte di esse, sostanzialmente, vantano due universi narrativi: quello strettamente cinematografico e quello definito “esteso” oppure “espanso” dove alla storia mostrata sul grande schermo si aggiunge (o a volte si affianca) la narrazione letteraria (vedasi libri e/o fumetti) o relativa ad altri media (corti, videogiochi o serie tv).

La saga di “Alien” (alla pari di quella Lucasiana di “Star Wars”) rientra proprio in questa categoria: a tutt’oggi sono stati girati 7 film, a partire da “Alien” del 1979 fino ad arrivare ad “Alien Romulus” del 2024 ma ci sono svariati libri, corti e videogiochi che devono essere aggiunti poiché cercano di ampliare la storia e di coprire eventuali linee temporali che non sono state oggetto dei lungometraggi.

Da qui nasce il concetto di “canone o canonico”: l’insieme di tutte le storie che sono “certificate” come ufficiali (dalla produzione o dal regista o dallo sceneggiatore) e che contribuiscono, tutte insieme, a creare il cosiddetto “universo narrativo” della saga; ne consegue che le storie “canoniche” non devono entrare in conflitto tra loro od opporsi logicamente e narrativamente con la storia principale pena il non riconoscimento dello status di “canonico”.

Occorre dire, per trasparenza, che spesso il canone di una saga viene stravolto (vedasi quello di “Star Wars”) da esigenze commerciali o da decisi cambi nella produzione e nell’orientamento della storia (ne consegue che romanzi che venivano considerati canonici, all’improvviso diventano “legends” ossia storie che non hanno più una forte aderenza alla narrazione principale ma che vengono considerate leggende ossia racconti che possono contenere qualche elemento di verità ma che, concretamente, non sono mai accadute realmente all’interno dell’universo della saga.

Girovagando per la Rete è possibile trovare di tutto e di più sulla saga ideata dallo sceneggiatore americano Dan O’Bannon (ma non è solo lui l’artefice di tutto), articoli e video che dissezionano, in tutti i modi possibili, ogni singola storia e ogni singolo lungometraggio, dando spiegazioni e formulando teorie riguardo ogni aspetto poco limpido dei film.

Proprio per questi motivi, il mio sforzo non andrà nella stessa direzione ma cercherà di fornire, esclusivamente a coloro che a tutt’oggi non si sono avvicinati alla saga, informazioni utili a far nascere quel minimo di curiosità che possa determinare la visione dei film relativi ad una storia che, concretamente, vuole raccontare il significato dell’Esistenza (biologica ed etica), dell’Uomo (visto come individuo e come Umanità), dell’Immortalità (biologica e trascendentale) e dell’Intelligenza (naturale ed artificiale).

Nessuna saga ha mai osato tanto, nessuna.

 

Dal lontano 1979 ad oggi sono passati 45 anni e molte cose sono state scritte, mostrate e fatte intuire ma, tutt’ora, sono tanti gli interrogativi che emergono e molti sono i punti oscuri da chiarire ma di questo ne parleremo successivamente.

La prima domanda che si pone un neofita che non sa nulla della saga è la seguente: “Di cosa parla Alien?”.

Come è avvenuto per altre saghe, per non confondere il presunto spettatore (tra sequel, prequel e spin-off), bisogna chiarire come si è evoluto l’universo narrativo nel corso dei decenni:

  • Nel 1979 esce “Alien” diretto da Ridley Scott, sceneggiato da Dan O’Bannon e prodotto dal regista Walter Hill e da Ronald Shusett (il co-autore della sceneggiatura originale), negli anni a venire diventerà un cult e verrà considerato un vero Capolavoro della Storia del Cinema;
  • Nel 1986 esce “Aliens” diretto da James Cameron che scrive anche la sceneggiatura (insieme ad Hill e David Giler), rispettando i personaggi e la linea narrativa del duo O’Bannon-Shusett; la pellicola si rivelerà un successo superiore al predecessore e affermerà, una volta per tutte, il personaggio di Ellen Ripley (interpretato superbamente da Sigourney Weaver) come vera e propria icona della saga;
  • Nel 1992 esce “Alien³” diretto da David Fincher che risentirà pesantemente dell’incertezza in fase di scrittura; si alterneranno svariati sceneggiatori, ognuno dei quali, modificherà pesantemente la sceneggiatura precedente e questo determinerà enormi problemi al regista che, a tutt’oggi, disconosce il film per gli enormi tagli in fase di montaggio effettuati dalla casa produttrice; solamente nel 2003 con la “Special Edition”, uscita unicamente in blu-ray, gli spettatori hanno potuto vedere il film che aveva realizzato Fincher ed effettivamente il giudizio finale è certamente positivo anche se il regista continua con il disconoscimento;
  • Nel 1997 esce “Alien Resurrection” (in Italia “Alien la clonazione”) diretto da Jean Pierre Jeunet (regista francese già famoso per “Delicatessen” e “La città perduta”) e sceneggiato da Joss Whedon (famoso regista inerente la saga degli Avengers e, all’epoca, sceneggiatore di “Buffy l’ammazzavampiri” e “Toy Story”); film che, a tutt’oggi, determina la fine della saga dal punto di vista cinematografico;
  • Nel 2012 esce “Prometheus” diretto da Ridley Scott che rimette le mani sulla saga e realizza il primo prequel dell’Alien originale ponendo la trama principale ben trent’anni prima della narrazione di “Alien”; sceneggiato da Damon Lindelof (autore della serie “Lost”), il film si rivela essere il maggiore successo della saga (400 milioni di $ d’incasso) e determina nuovi ed ampi spazi narrativi per nulla esplorati nei quattro film precedenti;
  • Nel 2017 esce “Alien Covenant” sempre diretto da Ridley Scott e sequel di “Prometheus”; cambiano gli sceneggiatori ma sebbene ci sia coerenza narrativa con il film precedente, il pubblico dimostra di non aver particolarmente gradito la strada che Scott si è prefissato di seguire. Il film, pur incassando 240 milioni di $, non riesce ad entusiasmare più di tanto i fans che, concretamente, rimangono in attesa del terzo ed ultimo film da parte di Scott che dovrebbe, inevitabilmente, agganciarsi ad “Alien”;
  • Nel 2024 esce “Alien Romulus” diretto dal regista uruguaiano Federico Alvarez (già regista del remake della “La Casa” nel 2013 e di “Man in the Dark” del 2016) che scrive anche la sceneggiatura e la cui produzione viene affidata a Walter Hill e a Ridley Scott. Come era facile prevedere il film non conclude la trilogia prequel di Scott ma la storia si svolge esattamente venti anni dopo gli eventi di “Alien” e trentasette anni prima di quelli di “Aliens”, in sostanza è un cosiddetto “midquel” (come lo era “Rogue One” di “Star Wars”); con 340 milioni di $ d’incasso diventa il secondo film di maggior successo della saga.

Questi sono, attualmente, i film che raccontano l'intera storia, descrivendo gli eventi principali; a questi occorrerebbe affiancare due spin-off inerenti l’universo della saga di “Predator”.

Nel 2004 infatti esce “Alien vs Predator” di Paul William Anderson (già regista del Capolavoro “Punto di non ritorno” e di “Resident Evil”), sceneggiato da O’Bannon, Shusett ed Anderson, che realizza un duplice scopo: da una parte lega le due saghe e dall’altra si rivela essere una storia che si svolge nel 2004, ben 118 anni prima degli eventi di “Alien” mentre nel 2007 esce “Alien vs Predator 2”, un prodotto di talmente bassa fattura che non vale la pena prenderlo in considerazione.

Occorre comunque dire che i due spin-off non sono canonici (benché il primo film determinerebbe delle incoerenze con il resto della saga) e pertanto non me ne occuperò in questa sede.

In realtà ci sono dei media assolutamente imprescindibili (“Alien Isolation” su tutti, canonico al 100%) di cui mi occuperò in modo particolare, pertanto la visione dei due spin-off può soltanto essere motivata dalla curiosità e nient’altro.

 

Nel prossimo articolo inizieremo a conoscere come e quando è realmente partita l'intera saga…