Masochismo ed erotismo: tesi e antitesi

Se la parola “sadismo” ha origini francesi (dal Marchese De Sade), il termine “masochismo” ha origini austriache (dal Barone Leopold Von Sacher-Masoch) e proprio di masochismo tratta questa opera del Maestro Polanski.

 

“Venere in pelliccia” è il romanzo più conosciuto di Masoch e questo film è l'adattamento cinematografico di una delle maggiori opere dedicate a questo aspetto particolare del rapporto amoroso tra due amanti.

 

Polanski è uno dei Maestri assoluti della settima Arte e la sua carriera è costellata da tanti film che ne hanno costituito la storia.

Per inquadrare il momento storico di questa pellicola (realizzata nel 2013), Polanski arriva dal successo di “Carnage” di due anni prima, ottimo film a camera chiusa interpretato da un poker di attori formidabili, da Jodie Foster a Kate Winslet, da Christoph Waltz a John C. Reilly).

 

Per l'adattamento del romanzo di Masoch, il regista effettua una scelta che si rivelerà mirabile: opta per un ambiente completamente chiuso, isolato dal resto del mondo, un teatro, il suo palco e i due antagonisti. Punto.

 

Il film costituisce un vero e proprio manuale da studiare per chi vuole imparare l'arte della recitazione: ad un talentuoso Mathieu Amalric si contrappone una Emmanuelle Seigner (moglie del Maestro) assolutamente straripante ed incontenibile, autrice di una prestazione magistrale di livello assoluto (oltre l'Oscar) in cui interpreta Vanda, una attricetta che, all'ultimo momento cerca di fare un provino con il regista (Amalric).

 

La carica sensuale espressa dalla Seigner è davvero da infarto, erotismo e masochismo che si fondono e danno origine ad una piece teatrale unica.

 

Il film, di momento in momento, mostrerà una progressiva evoluzione dei personaggi fino ad arrivare all'apice dell'arte della recitazione:gli attori che si scambiano i personaggi.

 

Capolavoro.

di Rael70