Un inno al cinema, alla sua forza, al suo modo di emozionare e creare sentimento.Erice narra un film di personaggi che parlano del loro passato mentre hanno un futuro incerto.Il regista/scrittore Miguel, l'attore Julio, hanno un passato vissuto insieme pregno di storia e dopo la scomparsa dell'attore anche la vita di Miguel di fatto decade.Il cercare Julio riporta per forza al rivivere il passato dei protagonisti, Erice è ottimo nel mostrare e cercare materiali analogici come appunto il libro, la pellicola, la foto; nell'era del digitale Erice dirige un film, ambientato nel 2012, dove dapprima l'indagine, il riscoprire il passato è dato da elementi fisici e soprattutto dove è il sentimento il traino, la forza di tutto anche più proprio del mezzo fisico.Max. il montatore amico di Miguel, vive tra le sue vecchie pellicole, poster del cinema muto e lo stesso Miguel era un regista nel passato; come in El Sur, Erice parla di personaggi "soli" e con voglia di evasione.La stessa scomparsa di Julio, un attore che ci verrà narrato con i suoi problemi, la presenza del mare che simboleggia libertà, in El Sur c'erano il gabbiano e la bicicletta, una voglia di scappare e fuggire per non rimanere ancorati in una vita che potrebbe portare a diventare "il re triste".Come nel film di Miguel anche nella realtà sarà il cinema, la sua forza a creare emozioni e appunto sentimento che con l'ultima magnifica inquadratura degli occhi chiusi farà comprendere che ciò he aveva pensato Miguel è andato in porto.Come in "Lo spirito dell'alveare" anche in Cerrar Los Ojos la forza del cinema è determinante, una vecchia sala ormai chiusa, pellicole e proiettore questo dona Erice allo spettatore, un inno al cinema.La regia sa regalare lenti movimenti di macchina e piano-sequenza, sa quando essere più intensa come in tuttoLeggi tutto
trama
Anni dopo la sua misteriosa scomparsa, Julio Arenas, famoso attore spagnolo, torna alla ribalta grazie ad un programma televisivo.