1978. L'Italia è dilaniata da una guerra che vede contrapposte le Brigate Rosse e lo Stato. Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, è il fautore di uno storico accordo che, per la prima volta, sta portando alla formazione di un governo sostenuto da DC e Partito Comunista Italiano. Proprio nel giorno dell'insediamento dell'esecutivo, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento, Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l'intera scorta. È un attacco diretto al cuore dello Stato: seguono cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni.