Moon Garden è un fantasy a tinte horror che tratta i conflitti di coppia vissuti con gli occhi della bambina Emma.La regia di Ryan Stevens Harris osa moltissimo, c'è stop motion, animazione momenti quasi sci-fi con un look che va quasi dal gotico a momenti più cyberpunk; l'estetica è dunque molto in vista con risultati molto spesso piacevoli e fascinosi, quando si utilizzano effetti artigianali fa sempre piacere. Quando c'è così tanta voglia di mostrare normale che in alcuni frangenti la mano un po' scivola e si eccede, il regista è comunque appena al secondo lungometraggio, si nota anche un eccesso di estetica da videoclip non sempre così azzeccata, ma senz'altro si nota un certo stile e voglia di fare.L'inizio del film in realtà non è gestito così bene, le liti familiari della coppia Sara e Alex, genitori di Emma, non sono dirette in modo impeccabile ma appena il film tramite l'entrata in coma della giovanissima protagonista vira sul fantasy la regia è più a suo agio anche perchè può mostrare il suo repertorio.E' interessante che la costruzione del film sia in tre livelli, il mondo fantasy vissuto dalla piccola Emma in coma, il mondo reale con i genitori preoccupati per la situazione della figlia e ricordi che rivivrà Emma nel suo viaggio.Tutto il percorso che Emma intraprenderà durante il coma è pieno di situazioni strane, mostri ma di fatto questi elementi fanno parte dei suoi ricordi come l'ippopotamo gigante che richiama il suo peluche.Molto apprezzabile l'insistenza che Harris pone sugli oggetti di ascolto come la radio con l'antenna che Emma troverà ma anche la radiotrasmittente nel momento finale che indicano una mancanza di ascolto dei genitori verso ciò che sarebbe il bene per Emma.Non è neanche un caso che durante il viaggio Emma andrà dapprima in un buco, cioèLeggi tutto
trama
Una bambina di cinque anni in coma viaggia attraverso un oscuro paesaggio industriale, seguendo la voce di sua madre su una radio a transistor per ritrovare la strada per tornare alla coscienza.