La versione televisiva di Fassbinder di A Doll's House di Ibsen sviluppa una lettura radicale ma scrupolosa dell'opera. Privata di sentimentalismi e dando fin dall'inizio sicurezza a Nora (Carstensen), questa produzione in studio offre la sua critica al matrimonio borghese con una forza raramente eguagliata anche in teatro. La prosa brutale, resa con durezza, è completata dallo spettacolo visivo unico che Fassbinder riesce a strappare da uno studio di videocassette. Ottenendo effetti di illuminazione e inquadratura che i registi televisivi britannici non si sarebbero mai sognati, rende l'oppressione della casa di Nora concreta come una trappola per carri armati. Quasi ogni scena è girata attraverso reticoli, tende, vetri tagliati, specchi decorati, in modo che i personaggi siano forse visivamente oscurati ma sempre concentrati intellettualmente. Tutti i produttori di teleclassici della BBC dovrebbero essere incatenati alle sedie e costretti a guardarli.