“Rebeniza” (da Srebrenica, cittadina della Bosnia-Erzegovina teatro di un massacro di civili durante l’ultima guerra serbo bosniaca) è il cognome italianizzato del giovane regista di origini serbo-croate in Italia ormai da oltre vent’anni. Sta girando un documentario sull’"amore ai nostri tempi in Italia", un lavoro iniziato un paio di anni prima dal suo maestro, figura di spicco del cinema romano e già insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia.