L'estate di Sam è quella newyorkese del 1977, quando un caldo torrido straziava il sistema nervoso e il carattere degli abitanti della città. Nel corso di un blackout ladri e saccheggiatori depredano la città. Ma il vero terrore si diffonde quando un misterioso psicopatico prende ad aggirarsi per le strade notturne uccidendo a caso con una calibro 44. Lee mette "il figlio di Sam" (così era soprannominato il killer) al centro di un racconto complesso, un'analisi dura e stringente dei rapporti tra uomini e donne, tra gruppi amici e parenti. Guidato dalle musiche, affondato nell'oscurità opaca della notte, con un occhio attentissimo a colori, gesti, slang, Spike Lee costruisce un ritratto netto (e attualissimo) della rincorsa verso l'intolleranza.