“In The Black Tower entriamo nel mondo di un uomo perseguitato da una torre che, secondo lui, lo sta seguendo per Londra. Mentre il carattere del protagonista centrale è indicato solo da una voce narrante fuori campo che ci porta dal disagio al crollo fino alla morte misteriosa, le immagini, meticolosamente controllate e articolate, offrono una serie di enigmi, battute e giochi di parole codificati a colori che attirano lo spettatore. in un impegno stuzzicante. La sicurezza e l’abilità di Smith come regista mina la nozione di avanguardia come arida, poco professionale e noiosa e in La Torre Nera abbiamo un esempio di un film che gioca con le emozioni così come con il linguaggio cinematografico”. Nik Houghton, Media indipendenti 1987