Random reviews

Recensione di   Beaujolais Beaujolais

Emily in Paris

(Serie TV, 2020)

Trama: cretinetti americana saccente e isterica sbarca a Parigi con l'intenzione di romperle ai francesi ma i francesi insegneranno all'anoressico clown triste come si sta al mondo. Nel frattempo tanta, tantissima tipica fuffa wcnetflux.

Recensione di   Nikylisa82 Nikylisa82

Damsel

(Film, 2024)

Un bel fantasy carino in stile fiabesco con tanto di drago.... carino ma cose già viste e stra-riviste!

Recensione di   Alessandro Castrini Alessandro Castrini

The Wolf of Wall Street

(Film, 2013)

Sceneggiatura 7.5/10Regia 8/10Attori 9/10Fotografia 8+/10Scenografia effetti visivi 7/10Trucco, acconciature, costumi 7/10Suoni e colonna sonora 7/10

Recensione di   Giubertoni Michele Giubertoni Michele

Will

(Film, 2023)

Visto su Netflix Trailer film del 2023 tratto dal romanzo di diretto da Tim Mielants film ambientato ad nel 1942 durante l ' occupazione tedesca del Belgio racconta la storia di Wil un neo ufficiale della polizia tedesca come tanti film di guerra ci sono scene molto crude ( vedi torture varie) il film come il genere (guerra Mondiale) sono i miei preferiti consiglio solo agli amanti del genere

Recensione di   Ugo Messina Ugo Messina

Lo chiamavano Trinità...

(Film, 1970)

Un capolavoro immortale, l'iniziatore di un genere nel genere (degli Spaghetti Western). L'ho guardato 10 volte forse più e non mi sono mai stancato. Battute ironiche, irriverenti, geniali. Recitazione stratosferica. Innumerevoli scene iconiche immortalate nella memoria di tutti quelli che, come me, hanno avuto Bud Spencer e Terence Hill come loro eroi di giovinezza.

Recensione di   Romana Mancini Romana Mancini

Magic Mike

(Film, 2012)

Magic Mike - The last dance uscito il 9 febbraio 2023, ultimo film di una trilogia di Steven Soderbergh, è un film nel complesso divertente. All'inizio il racconto è lento ed ambiguo, ma trascorsi i primi minuti la storia diventa interessante ed originale considerato il particolarissimo carattere della protagonista ( Salma Hayek) che nei panni di Maxandra Mendoza vuole gestire un teatro senza avere alcuna competenza in materia e l'interesse del protagonista a risolvere i problemi economici sfruttando il suo talento di ballerino (Channing Tatum). Le situazioni comiche si moltiplicano tra crisi di nervi e scenate, intervallate da piacevoli coreografie, qualche volta un po' spinte, considerato anche che il film gioca sul tema dello spogliarello maschiele riecheggiando in qualche tratto il film "Full monthy".Lodevole l'interpretazione dei protagonisti che in tutto il film si fronteggiano portando sullo schermo in modo ironico il conflitto tra classi sociali ed in particolare tra due mondi poco inclini al dialogo, quello dei multimilionari e degli artisti squattrinati. Eccezionale l'interpretazione del maggiordomo, l'attrice giovane dimostra di avere talento, anche, se le sue battute non sono molte. Nell'insieme un film gradevole che nel finale riscatta l'inizio un po' lento ed ambiguo. Musiche e coreografie veramente originali, esplosiva la scena finale del ballo sulle scale.

Recensione di   Riccardo Simoncini Riccardo Simoncini

As bestas - La terra della discordia

(Film, 2022)

In principio era uomo, poi divenuto bestia. Il suo corpo meno animale degli animali l’ha venduto alla selvaggia violenza. In principio era terra, poi divenuta tenuta.I suoi frutti meno sporchi dello sporco quell’uomo bestia li ha venduti allo sporco denaro.Ora è solo carne, sopra l’uomo, sopra la bestia, sopra la terra, sopra il denaro. Già in Nightmare Alley (La fiera delle illusioni) Guillermo Del Toro raccontava del disperato bisogno che portava alla genesi di un uomo-bestia, la più ricercata attrazione del circo, la più dis-umana illusione possibile. “È un lavoro temporaneo, finché non troveremo un vero uomo-bestia, che ne dici?” “Sono nato per farlo” così veniva proposto a Stan di rinunciare a tutto, eppure a niente, in virtù di una natura capovolta.Domare animali con corpi umani. Domare uomini con corpi animali. L’atto stesso del domare porta con sé l’inevitabile ferita della carne, il dolore di una perdita, o forse del semplice contratto con il Diavolo.Sorogoyen mette qui in scena una storia di montagna dura come la roccia, senza la maestosità luccicante di Del Toro, di uomini-bestie orgogliosi e ostinati sui loro ideali, non importa quanto nobili e legittimi, pur sempre irrazionali nello scontrarsi con pochi altri, aridi e fetidi come il letame. Ma su quella terra desolata fatta di poche famiglie e tanta natura non c’è fertilizzazione né crescita, tutto muore, tutto cade a terra, i pomodori contaminati dal piombo, le seggiole riempite di urina. Tutti scappano, nessuno torna (il proprio cane compreso). A parte una coppia di francesi, decisi, idealmente, a riqualificare con agricoltura eco-sostenibile e biologica tutto il paesaggio, quando tutti gli altri invece, storici e testardi abitanti, vorrebbero usufruire di una vantaggiosa offerta per costruire pale eoliche.Ideali mentali persistenti che diventano corpi tesi, muscolari, stretti e serrati nelle proprie più radicate credenze inconcilianti. Culture che non sono

Recensione di   Emiliano Baglio Emiliano Baglio

Love Lies Bleeding

(Film, 2024)

Lou (Kristen Stewart) gestisce una scalcagnata palestra in una cittadina sperduta del New Mexico. La sua squallida routine cambia quando arriva per allenarsi Jackie (Katy O’Brian), una culturista che vuole raggiungere Las Vegas per partecipare ad un concorso. Tra le due nasce una bruciante passione. Ma le due donne dovranno fare i conti con Beth (Jena Malone), sorella di Lou, ed il marito violento J. J. (Dave Franco) e soprattutto con il padre delle due ragazze; Lou Sr. (Ed Harris). Love lies bleeding, secondo lungometraggio di Rose Glass, è un film completamente diverso dal precedente Saint Maude.Tanto il primo era immerso in un’atmosfera autunnale, dominata dal grigiore di una triste città costiera inglese, quanto questo è una sarabanda ultrapop.Rose Glass mescola audacemente diversi generi tra di loro in un film che gronda atmosfere anni ‘80.Viene spontaneo chiedersi, dinnanzi a due opere così diverse tra di loro, quale sia il vero stile della regista.Il sospetto che abbiamo è che nel nuovo film pesi, forse in maniera eccessiva, la produzione da parte della A24.Il risultato finale infatti sembra rispondere più all’estetica indie costruita film dopo film dalla casa di produzione che non a quella del precedente lavoro di Rose Glass.Il riferimento più immediato sono alcuni titoli, quelli più grotteschi ed eccessivi, dei Fratelli Coen.Ci ritroviamo ancora una volta in una squallida provincia americana con una storia che, mano a mano che procede, accumula cadaveri su cadaveri.Dalla sua Rose Glass azzecca un cast praticamente perfetto.La dolente magrezza di Kristen Stewart si contrappone al fisico statuario di Katy O’Brian in un ruolo cucito su misura sui suoi muscoli.Ma anche tutti i comprimari sono azzeccati a partire dai viscidi capelli di un Ed Harris come sempre straordinario.Su questo sfondo Rose Glass costruisce un film che cambia continuamente pelle e nel quale sforna idee a getto

Recensione di   Goran Basti Goran Basti

Fahrenheit 9/11

(Film, 2004)

Bellissimo documentario che in America molti hanno tacciato come anti-americano e fazioso che trae conclusioni basandosi su fonti discutibili. Le fonti che Michael Moore cita, purtroppo, sono veritiere. Michael Moore, con grande ironia, ci mostra come la presidenza di G.W. Bush ha sfruttato l'attentato alle Torri Gemelle per portare avanti la propria agenda guerrafondaia per trarne enormi guadagni, tutti a favore della famiglia Bush, grande azionista del gruppo Carlyle (che produce armamenti) in cui anche la famiglia di Bin Laden aveva considerevoli interessi.

Recensione di   Ugo Pardo Ugo Pardo

Fantozzi

(Film, 1975)

Carattere letterario creato dallo stesso Paolo Villaggio, protagonista del film, la versione filmica e' sicuramente meno pesande nella denuncia della societa' e delle istituzioni che la opprimono, ma non per questo e' meno godibile ed affilata. Un imperdibile classico della commedia Italiana, Fantozzi e' il film meglio riuscito di tutta la serie, che nel tempo perde lo spirito di denuncia per diventare una tragicommedia demenziale.

Recensione di   DottRob Rob DottRob Rob

Body of Evidence - Il corpo del reato

(Film, 1993)

Guardando questo film capisco molte cose: perché Madonna non è una grande cantante con una grande voce, ma un'ottima manager di se stessa.Lei è una donna con pochissimo talento (l'unico talento che ha... è quello di aver scopato tutti gli uomini che hanno favorito la sua carriera). Qualcuno l'ha definita : la più grande puttana del mondo dello spettacolo! E forse ha ragione!Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera è stata in grado di vendere la sua immagine ipersessualizzata per fare soldi e diventare ciò che è oggi: una vera icona del sesso.Allora perché siamo sorpresi da questo film? In fondo è un film erotico, dove le scene più belle sono quelle in cui Madonna appare nuda, con le sue belle tette e la sua figa folta; che prima monta il vecchio Andrew Marsh e poi decide di farsi montare dall'eccitato Goblim-Frank Dulaney.E poi è inutile scandalizzarsi in inutili critiche su questo film; chi l'ha visto l'ha fatto solo per vedere Madonna nuda che scopa!Perché secondo voi cosa le ha chiesto il produttore De Laurentiis quando l'ha chiamata per il film? "Madonna, devi sorridere, fare battute stupide, spalancare i tuoi bei occhi, ma... soprattutto devi spogliarti, mostrare tette e culo e scopare con assoluta convinzione con Willem Dafore! Perché il pubblico vuole solo questo da te!". Ed è stata brava in questo! Perché questo è ciò che è Madonna: una bambola del sesso polposa, burrosa, creata per compiacere gli uomini...

Recensione di   Delia Marcari Delia Marcari

Robocity - La Città Nascosta

Colonna sonora spettacolare. Evidente la cura dei dettagli tecnicamente parlando. Un esplosione di colori che ti colora anche il cuore e la mente con dialoghi facili e alla portata di tutti.Un progetto fatto davvero molto bene.

Film Lovers Activities

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Filmamo Festival & Friends

Blog Articles

Rael70 N.10 - LA SAGA DI

N.10 - LA SAGA DI "ALIEN":STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 1 DI 15: PREFAZIONE).

Sono tante le saghe che hanno fatto la Storia del Cinema: da “Il Signore degli Anelli” a “Ritorno al Futuro”, da “Star Wars” ad “Indiana Jones”, da “Mad Max” a “Matrix” e si potrebbe continuare ancora.La maggior parte di esse, sostanzialmente, vantano due universi narrativi: quello strettamente cinematografico e quello definito “esteso” oppure “espanso” dove alla storia mostrata sul grande schermo si aggiunge (o a volte si affianca) la narrazione letteraria (vedasi libri e/o fumetti) o relativa ad altri media (corti, videogiochi o serie tv).La saga di “Alien” (alla pari di quella Lucasiana di “Star Wars”) rientra proprio in questa categoria: a tutt’oggi sono stati girati 7 film, a partire da “Alien” del 1979 fino ad arrivare ad “Alien Romulus” del 2024 ma ci sono svariati libri, corti e videogiochi che devono essere aggiunti poiché cercano di ampliare la storia e di coprire eventuali linee temporali che non sono state oggetto dei lungometraggi.Da qui nasce il concetto di “canone o canonico”: l’insieme di tutte le storie che sono “certificate” come ufficiali (dalla produzione o dal regista o dallo sceneggiatore) e che contribuiscono, tutte insieme, a creare il cosiddetto “universo narrativo” della saga; ne consegue che le storie “canoniche” non devono entrare in conflitto tra loro od opporsi logicamente e narrativamente con la storia principale pena il non riconoscimento dello status di “canonico”.Occorre dire, per trasparenza, che spesso il canone di una saga viene stravolto (vedasi quello di “Star Wars”) da esigenze commerciali o da decisi cambi nella produzione e nell’orientamento della storia (ne consegue che romanzi che venivano considerati canonici, all’improvviso diventano “legends” ossia storie che non hanno più una forte aderenza alla narrazione principale ma che vengono considerate leggende ossia racconti che possono contenere qualche elemento di verità ma che, concretamente, non sono mai accadute realmente all’interno dell’universo della

Rael70 N.9 - LA MAESTRIA NEL CORTOMETRAGGIO:

N.9 - LA MAESTRIA NEL CORTOMETRAGGIO: "CURVE" DI TIM EGAN.

Nel 2016 il mondo dei corti viene travolto da un fenomeno virale: esce “Curve” del regista australiano Tim Egan il cui video, in pochi mesi, raggiunge i 10 milioni di visualizzazioni. Come se non bastasse, nei vari festival in cui viene presentato, “Curve” accumula vittorie su vittorie: vince lo Sitges Festival, l'Austin Fantastic Fest, il Thess International Short Film Festival di Salonicco, il Made in Melbourne Festival, il Knoxville Horror Film Fest, il Sidney Underground Film Festival e l'iHorror Film Festival nel 2017. “Curve” è un fulgido esempio di come si possa costruire altissima tensione senza nessun jumpscare, senza mostri e senza violenza. Basandosi su l'interpretazione della sola Laura Jane Turner che impersona una donna sull'orlo di un particolare precipizio, il film è una rappresentazione visiva di un sogno che, più o meno, abbiamo fatto tutti nella Vita e tale esperienza si è più volte ripresentata: svegliarci di colpo con la netta sensazione di stare precipitando nel vuoto nonostante siamo perfettamente distesi sul letto. Tim Egan, a questo sogno ricorrente, ha abbinato anche l'esperienza in cui, per miracolo, ha evitato di essere investito da un auto: è riuscito a scansarsi all'ultimo momento ed è caduto a terra semincosciente con gli occhi che potevano vedere solamente il cielo; nonostante avesse compreso che fosse ancora vivo , era cosciente che da un momento all'altro potesse arrivare un altro veicolo ad investirlo e questa esperienza lo ha profondamente segnato. Con “Curve” ha voluto, in qualche modo, esorcizzare questo trauma legandolo all'esperienza onirica del cadere nel vuoto. Più volte è stato proposto ad Egan di realizzare un lungometraggio di “Curve” ma lui ha sempre rifiutato perché, in fin dei conti, ciò che è riuscito a raccontare in 9 tesissimi minuti è molto di più di quello che, solitamente, svariati film Thriller-Horror riescono a dire

Cinemaserietv FILM DISTOPICI DA VEDERE IN STREAMING

FILM DISTOPICI DA VEDERE IN STREAMING

Il genere distopico ha sempre esercitato un fascino particolare sugli amanti del cinema, soprattutto grazie alla sua capacità di esplorare universi futuri in cui la società è al collasso, la libertà è compromessa e l’umanità lotta per sopravvivere. I film di questa tipologia, infatti, non solo offrono un alto tasso di adrenalina e numerosi colpi di scena, ma sono in grado di stimolare anche una profonda riflessione sul mondo in cui viviamo, ponendo domande provocatorie su temi come il potere, la tecnologia e la moralità. Dai combattimenti all’ultimo sangue di Hunger Games alla sofisticata critica sociale di Snowpiercer, ecco cinque imperdibili film distopici da vedere in streaming per tutti gli appassionati del genere. 1. La saga di Hunger Games (2012 - 2015)Basata sui romanzi di Suzanne Collins, Hunger Games racconta la storia di Katniss Everdeen (interpretata da Jennifer Lawrence), una giovane donna costretta a prendere parte a una brutale e sanguinosa competizione televisiva in cui i partecipanti - tutti provenienti dai 13 distretti sottomessi alla ricca Capitol City - devono combattere fino alla morte. La saga, composta da quattro pellicole uscite tra il 2012 e il 2015, è ambientata in un futuro distopico in cui il governo totalitario di Panem controlla i propri cittadini attraverso la paura e la propaganda e mette in scena una potente critica alla spettacolarizzazione del dolore, alle disparità sociali e alla manipolazione mediatica. Un vero e proprio must per gli amanti del genere distopico, che vede tra le fila del sul suo cast (oltre alla già citata Lawrence) anche Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Stanley Tucci e i compianti Donald Sutherland e Philip Seymour Hoffman. Dove vederlo: Prime Video, NOW 2. Non lasciarmi (2010)Adattamento del romanzo omonimo scritto da Kazuo Ishiguro, Non lasciarmi si distingue per il suo approccio delicato e poetico alla distopia.

Filmamo Friends :-) CORNUCOPICA. IL PRIMO ALBUM MUSICALE DI  ROBERTO FLAUTO

CORNUCOPICA. IL PRIMO ALBUM MUSICALE DI ROBERTO FLAUTO

Cornucopica. Il primo album musicale di Roberto Flauto è stato pubblicato su YouTube 🎤 Roberto Flauto, artista e creativo a tutto tondo: sociologo, scrittore, poeta, conferenziere, autore di recensioni e analisi cinematografiche, libero pensatore… come è nata l’idea di spaziare anche sul mondo musicale? La musica è la dimensione primigenia della poesia, che nella dimensione del canto rappresenta la prima forma di trasmissione e conservazione delle informazioni. La poesia, insomma, nasce in quanto mnemotecnica. E credo che chiunque si avvicini allo studio del dispositivo poetico, e dei processi comunicativi in generale, non possa prescindere da questa considerazione. Sto cercando di dire che la musica accompagna ogni mio passo, anche sul terreno della ricerca scientifica. Dico questo per dare un’idea del mio rapporto quotidiano con la musica, che pervade ogni ambito della mia vita. Credo che ogni poeta, categoria nella quale con un po’ di imbarazzo mi riconosco, in quanto tale, abbia con la musica un rapporto privilegiato. E il passo dalla scrittura in versi alla composizione di testi musicali è stato breve. L’idea di comporre un vero e proprio album è nata per caso, ma nel volgere di poche settimane si è tramutata in realtà. È un progetto che mi ha entusiasmato e divertito, e che mi ha permesso di dare pieno sfogo alla mia creatività. La suggestione di creare canzoni variando sul tema "frutta" è nata per gioco, chiacchierando con un amico al bar in un caldo pomeriggio dello scorso luglio. Ho scritto i testi e li ho musicati con l'aiuto di un programma di intelligenza artificiale. Alcune canzoni le ho realizzate in pochi minuti (Banana nana, Frutti di Bosco), per altre ho impiegato più di una settimana e decine di tentativi (Ananasssss, Tamarindo). Ho esplorato tanti generi, dal jazz al rock, dal k-pop al mariachi, dall'elettronica al rap.

Filmamo Friends :-) NOT FILM FESTIVAL E FILMAMO VI ASPETTANO A SANTARCANGELO SUBITO DOPO IL FESTIVAL DI VENEZIA

NOT FILM FESTIVAL E FILMAMO VI ASPETTANO A SANTARCANGELO SUBITO DOPO IL FESTIVAL DI VENEZIA

FILMAMO OFFICIAL PARTNER NOT FILM FEST CONFERENZA DELLA 7^ EDIZIONE DEL NÒT FILM FEST 2024Presenti alla conferenza di apertura anche i registi del film di preapertura “The Duel”, Justin Matthews e Luke Spencer Roberts, e il protagonista Dylan Sprouse. La conferenza stampa di apertura della 7^ edizione del Nòt Film Fest si terrà il 4 settembre alle ore 18 presso il Fulgor Cinema di Rimini (Corso d’Augusto, 162). L’edizione del 2024 (6-11 settembre) diventerà il palcoscenico di un festival dedicato a quelle voci coraggiose che celebrano il cinema indipendente. Quest’anno, lo slogan “UNTAMED, UNSEEN, UNSTOPPABLE” racchiude perfettamente l’essenza di ciò che rappresenta il Nòt: un rifugio per le storie audaci e innovative che spesso rimangono nell’ombra del panorama cinematografico tradizionale. La volontà più forte è quella di unire le diverse anime del pubblico, dalla comunità locale agli ospiti internazionali, offrendo un’importante motivo di incontro ai nostri talentuosi filmmakers.In occasione della conferenza, verrà svelato il programma della settima edizione, che include un’affascinante selezione di 100 titoli, di cui ben 98 anteprime 👇 Saranno inoltre presentati tutti gli eventi speciali e gli incontri, come i popolarissimi Nòt Talks, gli incontri che vedono filmmaker e protagonisti dell'industria cinematografica a incontrarsi e scambiare idee e opinioni su temi importanti 👇 https://www.notfilmfest.com/_files/ugd/1410a6_5eb6a7f744044a3eb327edc4126f9ebb.pdf Tra gli ospiti che presiedono la conferenza: il Sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, e l’Assessore alla Cultura di Rimini, Michele Lari, insieme ai nostri direttori artistici, Alizè Latini e Giovanni Labadessa. Presenti alla conferenza di apertura anche i registi del film di preapertura The Duel, Justin Matthews e Luke Spencer Roberts, e il protagonista Dylan Sprouse.A seguire, avrà luogo la proiezione del film di preapertura The Duel di Justin Matthews e Luke Spencer Roberts. La pellicola racconta la storia di Woody, che scopre che il suo migliore amico ha avuto una relazione con

Cinemaserietv MIGLIORI SERIE TV FANTASY DA VEDERE

MIGLIORI SERIE TV FANTASY DA VEDERE

Con l’uscita su Prime Video della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che si avvicina, i fan potranno riempire il vuoto lasciato da un’altra grandiosa epopea del genere, House of the Dragon 2, la cui messa in onda su HBO si è conclusa da poco. Per avere successo, uno show fantasy deve rispettare alcuni criteri fondamentali: un world building credibile, personaggi coinvolgenti e il sapersi distinguere per originalità, nonostante la vasta concorrenza. Se la vostra immersione nel genere non è ancora finita, vi consigliamo altre 5 serie tv fantasy da vedere, che soddisfano esattamente questi requisiti e hanno lasciato un’impronta ben distinta nel panorama seriale.Buffy l’ammazzavampiriL’iconica serie creata da Joss Whedon e con protagonista Sarah Michelle Geller ha sviluppato una reputazione leggendaria per la sua scrittura intelligente e le sue interpretazioni brillanti – molti membri del cast principale si sono in seguito affermati come grandi nomi. Nel corso della sua messa in onda, dal 1997 al 2003, Buffy l'ammazzavampiri ha ottenuto numerose nomination e vittorie a premi prestigiosi, tra cui gli Emmy per il trucco e la colonna sonora e i Saturn Award per le interpretazioni di molti membri del cast.Al centro della serie, Buffy Summers, una liceale che scopre di essere la "prescelta", una ragazza dotata di poteri straordinari e destinata a combattere vampiri e altre creature malvagie che minacciano la Terra. Al suo fianco, ci sono gli amici Xander e Willow, oltre al suo mentore, l'Osservatore Mr. Giles. Tuttavia, il suo destino è segnato da una sfida particolarmente dolorosa: il suo amore per Angel, un vampiro "maledetto" dagli zingari, che ha conquistato il cuore della coraggiosa Cacciatrice. Buffy ha avuto un grande impatto sulla cultura popolare, anche decenni dopo la messa in onda dell'ultimo episodio: in largo anticipo sui tempi, ha ispirato innumerevoli

La Prof Dell' Horror

"BLOODEATH-I KILL MY FAN 2" E "HOMEFREAKS-I KILL MY FAN 3" IN DOWNLOAD GRATUITO FINO AL 2 SETTEMBRE

I miei nuovi libri Bloodeath e Homefreaks in download gratuito fino al 2 settembre su Amazon. BLOODEATH-I KILL MY FAN 2 SINOSSI: “NON SIAMO ANGELI, NON SIAMO DEMONI, MA SIAMO SPECIALI”.Desideri sopiti, mai pienamente dimenticati, pronti a tornare a galla per ribaltare situazioni già stabili e serene. Un rituale, circostanze inverosimili, forse un incubo, forse la realtà. Il successo è ormai alle porte, e niente e nessuno può fermare quella scalata inarrestabile. Chordeva ha ritrovato la felicità in Portogallo: la sua band, i Bloodeath, sono sulla cresta dell’onda, astri nascenti del panorama death metal mondiale. Ma, rinunciare alle vecchie abitudini, risulta fermamente complicato, specie quando si è disposti a fare di tutto per raggiungere la vetta. E così, l’eclettica cantante, smesse le vesti di mangiauomini improvvisata con parentesi pluriomicida, tornerà a macchiare le sue mani di sangue. Vivrà i suoi sogni, mai le sue paure. Nessun uomo sarà al sicuro, incrociare il suo cammino significa morte certa. Neppure un nuovo amore riuscirà a frenare i suoi impulsi, anzi, il prescelto si ritroverà complice e pronto a qualsiasi follia pur di non perderla. In quell’oceano di sfide, delitti, timori inconfessati, conquistare la fama sarà desiderio primordiale; e tra sonorità potenti, rivalità seccanti, e amori passionali, Chordeva vivrà al massimo, alla costante ricerca di una letizia sfuggente, talora appagante, e un po’ troppo spesso devastante. https://www.amazon.it/gp/aw/d/B0DDWKYK9G/ref=tmm_kin_swatch_0?ie=UTF8&qid=&sr=HOMEFREAKS-I KILL MY FAN 3 SINOSSI: “SIAMO SOLO ANGELI IN CERCA DI ALI”.Nessuno mai è in grado di predire il proprio destino. Quando tutto sembra certo, stabilito, un colpo di spugna può cancellare ogni cosa, e ribaltare le sorti a proprio sfavore. Un tuffo nel passato talvolta è necessario. Specie per chi ha il fuoco dentro, lava fusa pronta a erodere anche la più forte delle passioni. Chordeva, costretta dagli eventi a mettere la testa a posto,

Diego Cineriflessi SGUARDI DAL MONDO: FRANÇOIS OZON

SGUARDI DAL MONDO: FRANÇOIS OZON

È il regista più versatile della sua generazione. In Francia ha lavorato con la maggiorparte delle attrici contemporanee e non ha mai avuto paura di rischiare, tanto da firmare opere completamente diverse tra loro al contrario di molti maestri contemporanei. Inutile nascondere il fatto che coniughi film da Festival dalle tematiche importanti a opere più di cassetta. Tutto questo è Francois Ozon. L'esordio è di quelli stupefacenti con Sit-com opera caustica sulla famiglia moderna e sui suoi scheletri che prende il titolo dal genere televisivo tipico americano. Sezione collaterale di Cannes è affermazione internazionale. Gli amanti criminali, opera seguente, ne consolida il lato provocatore raccontando l'annoiata provincia francese con i giovani in cerca di emozioni forti, in una versione moderna di Hansel e Gretel. Con Sotto la sabbia inizia il grande successo internazionale e iniziano le collaborazioni con le grandi attrici. Charlotte Rampling accetta di interpretare una donna a cui sparisce il marito durante una giornata al mare. La suocera è convinta che sia scappato per via del matrimonio infelice e di tutto quello che la loro coppia ha nascosto sotto la sabbia. Prima opera della Trilogia del lutto e prime nomination agli European Film Award. Gocce di pioggia su pietre roventi, invece ha altre caratteristiche che saranno ricorrenti in alcune sue opere: la derivazione teatrale e il debito verso Rainer Werner Fassbinder da cui il film è tratto anche se inedita. Opera forte, complessa che cerca di trattare il potere della fascinazione e dell'amore anche in chiave masochistica. Prima volta in concorso a Berlino. Nel 2002 arriva il suo più grande successo: 8 donne e un mistero, premio a Berlino per il miglior contributo artistico al cast femminile guidato da Catherine Deneuve, Fanny Ardant e Isabelle Huppert. Origine teatrale, commedia-gialla da camera a cui Ozon dona il suo tocco